Daniele Biella
36 anni, sposato e padre di due figli, si occupa di educazione: segue ragazzi in difficoltà e dedica parte del tempo libero alla promozione della risoluzione nonviolenta dei conflitti. Giornalista, fa parte del team della testata “Vita”.
Nel 2013 durante un’inchiesta su un naufragio che ha coinvolto un’imbarcazione di migranti lungo le coste siciliane ha conosciuto Nawal Soufi e ha deciso di raccontarne la storia in un libro, il suo primo libro, edito dalle Paoline, “L’angelo dei profughi”, perché Nawal è diventata nel tempo il punto di riferimento di quanti arrivano nelle nostre coste in cerca di una vita migliore e di una possibilità di sopravvivenza.

Nawal Soufi
ventisette anni, di origini marocchine, è arrivata a Catania da piccola. Attivista dei diritti umani, è diventata il riferimento di migliaia di migranti che aiuta in modo volontario a sopravvivere al viaggio della disperazione nel Mediterraneo e a non cedere al racket degli “scafisti di terra”. Vive con il cellulare sempre all’orecchio: la chiamano Lady SOS perché il suo numero diffuso su Facebook, passa di mano in mano ai profughi che fuggono dalla guerra tentando l’approdo in Europa e lei a ogni ora del giorno risponde facendosi dare le coordinate dei barconi per poterli poi girare alla Guardia Costiera per il salvataggio.
E a Catania, ma anche lungo tutto lo Stivale, col tempo molti si sono uniti a lei in quest’opera di soccorso e di sostegno.

happy wheels demo