ferdinando camon

Ferdinando Camon

Scrittore e giornalista, è nato nel 1935 in un piccolo paese della campagna padovana. La guerra con i suoi rastrellamenti, la violenza e le brutalità che l’accompagnano sono al centro dei suoi primi romanzi, definiti “romanzi contadini”. Il suo primo libro in particolare, “Il quinto stato”, uscì in Italia con una appassionata prefazione di Pier Paolo Pasolini, e fu subito tradotto in Francia per interessamento di Jean-Paul Sartre. Seguirono: “La vita eterna”, “Un altare per la madre” (Premio Strega), “Mai visti sole e luna”. Camon si definisce un “narratore della crisi”: ha raccontato la crisi e la morte della civiltà contadina nei suoi romanzi giovanili, e nelle poesie “Liberare l’animale”, Premio Viareggio, e “Dal silenzio delle campagne); e poi la crisi che si chiamò terrorismo, con “Occidente e Storia di Sirio”; la crisi che porta in analisi con “La malattia chiamata uomo”, “La donna dei fili”, “Il canto delle balene”; e infine lo scontro di civiltà, con l’arrivo degli extracomunitari nel romanzo “La Terra è di tutti”. I suoi romanzi più recenti sono “La cavallina”, “La ragazza e il diavolo” (premio Giovanni Verga) e “La mia stirpe” (2011, premio Vigevano–Mastronardi). E’ tradotto in ventidue paesi. Le sue opere sono pubblicate anche in edizione per ciechi, in Italia e in Francia. In Francia, Gallimard ha tradotto tutta la sua opera narrativa, e le poesie “Dal silenzio delle campagne”. Collabora anche con alcuni quotidiani italiani e stranieri, tra i quali “La Stampa”, “L’Unità”, “Avvenire”, “Le Monde” (Parigi), “La Nación” (Buenos Aires), “Il Mattino di Padova”, “Il Giornale di Vicenza”, “L’Arena”, “La Prealpina” e  “Il Messaggero Veneto”.

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